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Gli animali hanno sentimenti?

Gli animali hanno sentimenti?
Febbraio 27, 2024 Yuup
Tempo di lettura: 22 minuti
Indice
Donna riceve un bacino da due cuccioli di cane a prova che gli animali hanno sentimenti

Yes! Scopriamo cosa provano gli animali e come ce lo dimostrano

Occhioni dolcissimi che ci guardano, fusa che fanno sciogliere il cuore, ma anche codine impazzite, cinguettii di gioia e altri comportamenti a dir poco speciali…

Sì, gli animali hanno sentimenti e la scienza è sempre più d’accordo nel dire che le emozioni che provano vanno ben oltre il loro istinto di sopravvivenza.

Il nocciolo della questione è questo: noi umani interpretiamo i sentimenti e le emozioni degli animali in base a come si comportano con noi e con i loro simili.

In altre parole, deduciamo che gli animali abbiano sentimenti perché osserviamo le loro azioni e reazioni e ne traiamo delle conclusioni ‘emotive’. Ad esempio: se il pet ci corre incontro festoso e ci lecca da capo a piedi, possiamo solo dedurre che sia felice, o se vediamo un uccellino che si fa il bagnetto in una fontana, possiamo pensare che sia sereno e rilassato. Magari osserviamo il criceto che gira sulla ruota, e sorridiamo perché per noi sta giocando e, quindi, prova gioia, perché si sta divertendo un mondo.

Oppure, quando guardiamo i pesciolini rossi che si sfiorano nella boule, pensiamo che stiano festeggiando San Valentino.

In tutti questi momenti riflettiamo comportamenti che ci appartengono sui nostri animali, deducendo che stiano provando emozioni ben specifiche, come la gioia, la serenità, la felicità e anche l’amore.

Ma è proprio così? 

Gli animali hanno sentimenti uguali a quelli che proviamo noi umani? 

E se sì, gli animali manifestano i sentimenti proprio come facciamo noi?

Un cane appoggia il musetto sulla spalla di una ragazza

Un abbraccio che vale più di mille parole.

Gli animali hanno sentimenti come quelli degli umani? 

Gioia, euforia, amore incondizionato. Ma anche empatia, perdono e generosità

E, viceversa, dolore, rabbia, sofferenza… Anche solo leggendo uno di questi stati, possiamo affermare che gli animali hanno sentimenti, perché lo vediamo e lo percepiamo ogni giorno con i cuori a quattro zampe che accompagnano la nostra vita.

E possiamo vedere e capire che gli animali hanno sentimenti anche quando guardiamo un film, una serie tv o meglio ancora un documentario dove essi (e i loro sentimenti) sono protagonisti. 

Come scordarci l’elegante posizione del cane Hachiko che aspetta il suo padrone alla stazione dei treni?

O lo sguardo protettivo del gatto Bob nei confronti del suo fragile amico umano nel film “A spasso con Bob”?

Potremmo citare tanti film o serie tv dove gli animali ci raccontano e ci mostrano i loro sentimenti e le loro emozioni e oggi parliamo proprio di questo, appoggiandoci ad alcune ricerche scientifiche che hanno studiato e approfondito se gli animali provano sentimenti, in che modo e con che intensità.

Una persona tiene con affetto la testa di un Labrador tra le mani

Quanto affetto trasmette lo sguardo di questo pelosetto?

I sentimenti degli animali e l’intelligenza emotiva 

Come esseri umani siamo dotati di intelligenza emotiva, ovvero la capacità di comprendere, gestire e impiegare i nostri sentimenti ed emozioni, per cercare di comunicare al meglio e anche per alleviare le situazioni di stress.

In questo articolo dedicato al linguaggio del cane, abbiamo visto, infatti, come i cuori a quattro zampe abbiano ereditato dai lupi la capacità e la volontà di risolvere situazioni a rischio, perciò il loro comportamento è sempre diretto a portare pace e serenità.

Questa, dunque, è una conferma chiara del fatto che gli animali hanno sentimenti e del fatto che il loro modo di agire è mosso proprio da un ‘pianeta emotivo’, esattamente come succede per noi umani.

Animali come mammiferi, pesci e uccelli sono infatti dotati di sensibilità, questo sta a significare che usano l’informazione “emotiva” per molti scopi. Tra questi, ci sono quelli primari, come ad esempio trovare le risorse di cibo di cui hanno bisogno, defendersi dai predatori e proteggere il loro territorio, ma anche instaurare legami sociali, tra di loro e con noi umani.

Un Bovaro del Bernese guarda la sua pet mate in un modo che dimostra che i cani provano sentimenti

C’è una dichiarazione d’amore negli occhi di questo dolcissimo Bovaro del Bernese.

Gli animali hanno sentimenti e ce lo provano continuamente 

Come esseri umani, abbiamo diversi modi di manifestare i sentimenti che proviamo.

Quando ridiamo di gusto siamo felici, quando piangiamo siamo molto tristi, quando siamo tesi facciamo delle smorfie e, in generale, tutto il nostro corpo manifesta le emozioni e i sentimenti che stiamo provando in quel momento.

Ma in che modo gli animali mostrano i loro sentimenti? Più o meno come noi, con il loro corpo. I ricercatori e gli studiosi hanno infatti imparato a valutare i parametri fisiologici e anche a ‘tradurre’ il linguaggio del corpo dell’animale.

Tutto infatti, in un animale, parla di emozioni e sentimenti, dalla coda del cane che si muove frenetica quando è agitato, a quella del gatto che forma un punto di domanda quando è decisamente felice.

Questi esempi ci sono familiari, perché appartengono ai pelosetti che vivono con noi, ma, ad esempio, le grandi scimmie ridono di gusto mentre giocano tra di loro, perché provano gioia, i topolini emettono un fischio e saltellano quando sono felici, mentre quando i cavalli si sentono tristi e soffrono la solitudine possono tirare indietro le orecchie o fare il cosiddetto ‘ballo dell’orso’, muovendo ripetutamente la testa a destra e sinistra.

Il punto è che, per capire se gli animali hanno sentimenti come quelli che proviamo noi, dobbiamo ricordarci due cose fondamentali:

La prima è che, in loro, l’istinto di sopravvivenza è forte e attivo, e questo può generare delle emozioni e dei sentimenti specifici, legati proprio alla necessità ancestrale di sopravvivere.

La seconda è che esistono delle emozioni primarie che gli studiosi hanno definito sulla base degli studi di Darwin come gioia, rabbia, disgusto, tristezza, paura e sorpresa.

Ci sono poi le emozioni secondarie,  che sono più complesse, hanno origine dalle emozioni primarie, ma si sviluppano soprattutto quando si diventa adulti. Esempi di emozioni secondarie difficili sono la vergogna, l’invidia, la gelosia il senso di colpa, l’offesa, l’ansia, la delusione e la nostalgia, mentre emozioni secondarie positive sono la speranza, il sollievo, il perdono.

Il fatto che gli animali hanno sentimenti, o provano emozioni primarie è stato studiato in modo profondo, ed è quindi provato. 

Lo è meno, perché più complesso, il fatto che le creature possano provare emozioni più articolate.

Approfondiamo questo tema specifico sui sentimenti degli animali.

Una donna accarezza un dolcissimo Shiba Inu che si accoccola tra le sue gambe

Con le coccole possiamo trasmettere serenità e amore ai nostri pet.

La scienza conferma che gli animali hanno sentimenti 

Secondo lo psicologo statunitense Jaak Panksepp, per gli animali i sentimenti sono come un semaforo legato alla loro capacità di sopravvivere

Le emozioni negative come paura o tristezza accendono una luce rossa, ovvero lo avvertono che sta entrando in una zona dove la sua sopravvivenza potrebbe essere messa a rischio. 

Viceversa, i sentimenti positivi come la felicità e la gioia accendono una luce verde, che indica che tutto sta andando bene.

Questa spiegazione è legata ai rimandi più primari, ancestrali degli animali. La loro capacità di provare sentimenti, è confermata anche da uno studio condotto dai ricercatori della Queen’s University di Belfast

In questo caso gli studiosi hanno definito che gli animali provano sentimenti positivi quando vivono un successo e pessimistici in caso di sconfitta.

Cosa significa? 

I ricercatori hanno analizzato degli studi basati su come si comportano gli animali che stanno conquistando risorse o compagni, per verificare che ruolo giocano i sentimenti in questi processi. Hanno quindi  definito che i sentimenti degli animali e i loro stati d’animo svolgono un ruolo fondamentale nelle loro decisioni

Ad esempio, gli animali che avevano superato un contrasto, si sono dimostrati più motivati a misurarsi con i loro simili in situazioni future, mentre gli animali che ne erano usciti sconfitti, erano più demotivati.

Tali sono esempi dimostrano che gli animali hanno sentimenti complessi, ma anche che questi giocano un ruolo molto importante nella loro vita, come del resto succede a noi esseri umani!

La zampa di un cane e la mano della pet mate che si toccano

Un incrocio di zampe, che sigilla una grande amicizia.

E i cani provano sentimenti? 

Quante volte ci siamo chiesti se i cani provano sentimenti? Quante volte uscendo di casa ci hanno guardato storto e ci siamo domandati “chissà se sarà triste senza di me”? O abbiamo pensato a quanto sarà felice quando rientreremo in casa? 

Rullo di tamburi…la risposta ovviamente è: altroché! 

E oltre a provare gioia, tristezza, paura, felicità, insomma un ventaglio di sentimenti ed emozioni che come umani riconosciamo benissimo, i pelosetti sono anche in grado di riconoscere ciò che proviamo noi.

Un articolo di Claudia Negrisolo a cura del team scientifico di Kodami e validato da Luca Spennacchio, conferma in effetti che i cani provano sentimenti e riporta uno studio realizzato nel 2022 a cura di Paola Valsecchi, Professoressa di Etologia Applicata dell’Università degli Studi di Parma.

Questo studio ipotizza che i pelosetti sono in realtà in grado di andare oltre le emozioni primarie (gioia, tristezza, rabbia, disgusto, paura o ansia, sorpresa) e di provare anche emozioni complesse come ad esempio la gelosia

Partiamo sempre dall’idea che i sentimenti negli animali, così come negli umani, sono un universo interiore, attraverso cui si interpreta il mondo, una sorta di bussola che orienta i comportamenti.

Se, ad esempio proviamo paura, possiamo chiuderci in noi stessi, scegliere di fuggire oppure anche di attaccare, così come se siamo arrabbiati possiamo discutere o litigare o, se siamo, felicissimi, anche provare sentimenti così forti da piangere di gioia o abbracciare qualcuno…

Il tema dei sentimenti è molto complesso e affascinante, del resto coinvolge processi fisici, cognitivi (legati al processo di conoscenza e relativi al comportamento) e anche sociali. I sentimenti condizionano in modo intenso anche la memoria, sia negli esseri umani che nei nostri amici pelosetti. Quando il cane è in uno stato di paura o agitazione, può far fatica a rispondere al richiamo del suo pet mate, mentre quando è sereno e gioioso è più predisposto all’ascolto.

Ecco perché, nella moderna cinofilia, l’educazione ha come base fondamentale il benessere psicofisico dell’animale, proprio perché nella maggior parte dei casi un comportamento problematico o “pericoloso” non è altro che la manifestazione di un disagio.

Un tenero abbraccio tra un cane e la sua padrona che mostra che i cani provano sentimenti

Dopo questo abbraccio come possiamo dire che i cani non provano sentimenti?

Una domanda molto interessante è questa: possiamo definire i sentimenti degli animali e, in questo caso del cane, come positivi o negativi?

Anche in questo caso ci sono diverse scuole di pensiero, alcune definiscono che nessuna emozione è di per sé negativa, ma lo può diventare quando non riusciamo a gestirla.

Ad esempio la paura porta alla prudenza, senza tristezza non si potrebbe conoscere la gioia… perciò ogni emozione ha un senso e una conseguenza!

Questo ci porta a pensare che, sapendo che gli animali hanno dei sentimenti, sappiamo anche che naturalmente dispongono di una personalità.

Come accennato, oltre a provare sentimenti, i cani riescono anche a capire quelle degli umani. Riescono infatti a costruire un legame indissolubile che porta ad una vera e propria sintonia.  

Tra le diverse ricerche su questo tema, spicca quella effettuata dall’Università di Lincoln (UK). In questo studio a dei cani vengono presentate espressioni facciali umane e di altri cani relative ad emozioni di felicità e gioia o paura e aggressività, accompagnandole da singole vocalizzazioni associate alle stesse emozioni. Si notò che i cani osservavano molto più a lungo le facce le cui vocalizzazioni erano coerenti con l’espressione stessa, abilità prima di allora riconosciuta solo all’uomo. Questi risultati dimostrarono che il cane può riconoscere informazioni sensoriali bimodali, ma soprattutto discriminare emozioni positive e negative sia nell’uomo che nei conspecifici e di conseguenza emettere comportamenti diversi in base alle emozioni e reazioni degli umani che li accompagnano.

Questo può spiegare scientificamente ciò che forse sappiamo già, ovvero se un cane vive con persone equilibrate e che gli dimostrano amore può, a sua volta, essere un cane equilibrato e che dimostra amore al suo pet-mate.

Ad esempio, vi è mai capitato di saltare di gioia in casa per una notizia importante e di vedere il vostro Fido alzarsi su due zampe e scodinzolare felice come una Pasqua?

Purtroppo, anche il contrario è vero.

Uno studio condotto dal dipartimento di Biologia dell’Università di Napoli ha analizzato l’impatto dei segnali chimici degli stati emotivi umani sul comportamento del cane, dimostrando che i pelosetti attivano dei comportamenti tipici dello stress quando sentono l’odore di un essere umano impaurito. Questo ci fa capire l’importanza della comunicazione emotiva per il cane e di come anche questo aspetto possa andare ad impattare sul suo benessere.

Sappiamo che la paura è un’emozione che si può provare anche per retaggio ancestrale, ovvero come umani l’abbiamo ereditata dai tempi in cui i nostri antenati dovevano difendersi dagli animali feroci e dalle calamità naturali.

Oggi, anche se non ci sono tigri che ci aspettano sotto il semaforo, proviamo ugualmente paura per eventi e situazioni, spesso in quantità sproporzionate e questa può essere una delle maggiori fonti di ansia e di stress.

Ecco dunque che risulta facile comprendere i nostri cuori a quattro zampe, perché vivendo con noi umani talvolta iper stressati dalle situazioni di tutti i giorni, possono a loro volta manifestare questo disagio emotivo.

Un’ultima ricerca, a dir poco strabiliante, effettuata dall’Università di Londra, dimostra anch’essa che gli animali hanno sentimenti e, in particolare, che i cani sono votati all’altruismo.

Secondo questa analisi, i pet sono infatti capaci di connettersi con lo stato emotivo degli umani in modo pressoché istantaneo e, alcune razze in particolare, mostrano subito la volontà di aiutare e di dare conforto se sentono che l’umano ne ha bisogno, il che sottolinea l’immensità di queste sensibili e meravigliose creature.

Una ragazza tiene in braccio un gatto che è felice e dimostra che i gatti provano sentimenti

I gatti provano sentimenti? La risposta è nello sguardo di questo felino coccoloso.

I gatti provano sentimenti? 

In questo momento i cat lover staranno alzando gli occhi al cielo e dicendo: “Ma che domande fai? Certo che i gatti provano sentimenti! Altrimenti come te le spieghi quelle fusa, quelle leccatine sulla fronte e quegli sguardi languidi che il Gatto con gli Stivali di Shrek a confronto è un principiante?”

La risposta, quindi, è sì: i gatti provano sicuramente sentimenti ed emozioni

Provano naturalmente quelle primarie, definite da Darwin come gioia, tristezza, rabbia, paura, disgusto e sorpresa, che sono quelle che facilitano la sopravvivenza.

Ma provano anche altre emozioni, che possiamo definire secondarie, su tutte l’empatia, ovvero la capacità di capire perfettamente che emozioni stiamo provando noi umani in quel dato momento.

C’è chi attribuisce questa capacità all’indole magica di questi felini, ma una ricerca pubblicata sul Current Biology ci dice che i gatti instaurano legami affettivi molto stretti con le persone di riferimento e, proprio sulla base di questi legami, sono in grado di interpretare le emozioni altrui.

Le manifestazioni però, devono essere palesi

Chi ha un gatto e ha vissuto un momento di forte tristezza o sconforto, avrà provato, almeno una volta, l’esperienza di vederlo arrivare di soppiatto e avvicinarsi come solo lui sa fare. Questo può essere il segnale che il micio ha bisogno di capire meglio cosa sta succedendo, per poi accoccolarsi accanto all’umano e iniziare a ronfare.

Come succede per tutti gli animali, in questi casi molto dipende dalla personalità del felino e dal suo grado di socializzazione… o possiamo dire, dalla sua personalità?

Sì, perché abbiamo visto che gli animali hanno sentimenti, che generano quella che è una vera e propria personalità.

In questo caso, se il gatto ci vede soffrire e si avvicina, prima vuole ‘vederci chiaro’ e poi, una volta che ha compreso che stiamo soffrendo, probabilmente ci dimostra la sua vicinanza, che è una vera e propria medicina per il cuore di noi umani.

Due testuggini si sfiorano con dolcezza e mostrano le tartarughe hanno sentimenti

Forse queste due tartarughe si stanno dando un bacino?

Le tartarughe hanno sentimenti? 

Le tartarughe possono sembrare un po’ indecifrabili, ma visto che abbiamo definito che gli animali hanno sentimenti, anche queste straordinarie e longeve creature non sono da meno.

Secondo una ricerca pubblicata sul National library of Medicine  sono numerosi gli studi che affermano che i rettili sanno provare emozioni e stati quali l’ansia, lo stress, l’eccitazione e anche la paura. In particolare, la ricerca si è soffermata nell’analizzare altri studi effettuati nel corso del tempo, confermando che le tartarughe e i rettili in generale sono sottoposti a forti sbalzi emotivi quando sono in uno stato di cattività, ad esempio in un negozio di vendita di animali.

Come manifestano i loro sentimenti? Alcuni studi hanno rilevato che le tartarughe aumentano il battito del cuore e questo va interpretato come un vero e proprio sbalzo emotivo. Anche se maneggiate delicatamente, tartarughe e iguane hanno infatti dimostrato un aumento della frequenza cardiaca, traducibile in un indicatore di stress emotivo.

Questo dimostra ancora una volta che gli animali hanno sentimenti, in questo caso primari come la paura.

Un pesce rosso salta dalla sua boule per andare nell’altra dove c’è un altro pesce

Visto il salto, questo pesciolino rosso ha fretta di raggiungere il suo amore.

I pesci hanno sentimenti? 

Abbiamo ampiamente compreso ormai che gli animali hanno sentimenti, ma per alcune specie però è più difficile riconoscerli. I pesci sono tra questi, perché abitando un ambiente molto diverso dal nostro con leggi proprie, il loro modo di comunicare è molto differente da quello di altri animali come i mammiferi.

Per molto tempo si è purtroppo pensato che i pesci non avessero sentimenti, ma nel corso degli anni la ricerca scientifica (Università di Calgary) ha approfondito, e ora ha anche dimostrato, la capacità dei pesci di rilevare la paura nei loro simili e di averne anch’essi.

Questa capacità è regolata dall’ossitocina, uno degli ormoni del benessere che è alla base dell’empatia anche negli esseri umani.

Restando in ambiente acquatico, uno dei pesci a cui sono associate più emozioni è il polpo.

Dopo un lungo studio, l’Università di San Francisco ha definito che pur essendo invertebrati,  i polpi provano dolore come i mammiferi e hanno un sistema emotivo complesso.

Il fatto che questi incredibili animali abbiano tre cuori e siano dotati di un’intelligenza sopraffina, può suggerire che provino dei sentimenti, ma la questione è alquanto complessa, perché si tratta di intelligenza animale rispetto all’intelligenza umana.

Sono frequenti le storie di cronaca di polpi in cattività che riescono a scappare anche dalle situazioni più particolari, vista la loro capacità di stringersi all’inverosimile, di alzare pesi importanti e anche di scovare vie d’uscita da dove andarsene.

Perché di certo i polpi non amano la cattività. 

Secondo quanto riportato in un articolo de L’Internazionale,  all’università di Otago, in Nuova Zelanda, un polpo è stato liberato perché causava cortocircuiti spruzzando acqua contro le lampadine dell’acquario. 

Potremmo ragionevolmente dire che quel polpo era arrabbiato per la sua condizione e ha reagito di conseguenza?

La scienza su questo è cauta ma, a tal proposito, è interessante il racconto della studiosa di cefalopodi Jean Boal. La ricercatrice stava dando un calamaro scongelato a un polpo,  sebbene non sia tra i suoi cibi preferiti, anzi. Invece che mangiarlo, il polpo lo ha stretto con un tentacolo e, guardandola, lo ha gettato nel tubo di scarico.

Alla base di questo comportamento c’è un’intelligenza non da poco, ma da qui ad affermare che i polpi provano sentimenti, c’è ancora della strada da fare. Di certo sono tra le creature più speciali del mondo!

Un cane che prova dolore a letto sotto la copertina

Quando i cani provano dolore ce lo raccontano in tanti modi, e lo sguardo è uno di essi.

Gli animali non sentono dolore? 

Tutto quello che abbiamo visto finora ci suggerisce che gli animali provano sentimenti, tra cui il dolore.

Molte persone si chiedono, infatti, se gli animali non sentono dolore, la risposta è sì, lo sentono e a modo loro lo manifestano.

Sicuramente sappiamo che se si agisce sulla causa della sofferenza, il comportamento naturalmente può migliorare.

Il punto è che sta agli umani comprendere che gli animali stanno soffrendo e agire di conseguenza, perché loro non possono ovviamente raccontarci se hanno un malessere fisico o emotivo.

Bisogna quindi osservarli, raffinare l’empatia, trascorrere del tempo con loro e analizzare eventuali anomalie comportamentali, per poter agire e, qualora si tratti di dolore fisico, chiedere supporto al veterinario di fiducia per alleviare il dolore negli animali e cercare di risolvere il problema.

Il dolore emotivo invece è difficile da riconoscere, solo guardando il nostro cuore a quattro zampe negli occhi, e con estrema sensibilità ed empatia, riusciremo a capire se sta soffrendo.

Un cane che prova gioia e sorride

Che risata irresistibile…quanta gioia sta provando questo pelosetto?

Sentimenti degli animali ed evoluzione 

Ora che abbiamo visto alcuni studi sul fatto che gli animali hanno sentimenti, è interessante definire che ciò che provano, soprattutto nel caso dei nostri pet, è comunque governato da un sistema cerebrale differente da quello degli esseri umani.

Mai come in questo caso possiamo dire che le emozioni negli animali sono degli strumenti fondamentali per assicurare la sopravvivenza.

Negli umani questo si è perso con l’evoluzione, mentre negli animali è fondamentale per prendere la decisione giusta al momento giusto, perché serve a proteggersi, a formare legami di coppia, in poche parole a sopravvivere.

C’è però un ultimo aspetto che merita di essere trattato, perché ha a che fare con il più forte dei sentimenti, con la forza che sa smuovere il mondo e che regola ogni cosa: l’amore.

Due cavalli che si sfiorano il muso e mostrano come gli animali possono innamorarsi

Il modo in cui si sfiorano questi due splendidi cavalli suggerisce un mondo di amore.

Gli animali si innamorano? 

Possiamo pensare che gli animali si accoppino solo per scopi riproduttivi, ma visto che gli animali hanno sentimenti, non è forse lecito pensare che anche loro si innamorino?

Come visto, è sempre bene dividere le emozioni e intenderle in modo diverso da quelle che proviamo noi umani, perché i processi cognitivi, ovvero legati alla conoscenza, sono differenti.

Però, quante volte abbiamo visto dei cani scambiarsi gesti d’amore anche senza scopo puramente riproduttivo? E cosa dire di anatre e oche, o lupi, tra cui nascono legami di coppia fortissimi e che durano tutta la vita?

A differenza delle emozioni primarie, come ad esempio la paura che si manifesta in modo palese con comportamenti chiari come le smorfie del volto, l’abbassarsi delle orecchie o l’azione di fuga, l’amore non è un’emozione così riconoscibile dall’esterno.

L’amore è uno stato interiore e solo chi lo prova può tentare di spiegarlo. Vero è infatti che non ci riusciamo nemmeno noi umani!

Eppure, se gli animali hanno sentimenti così forti da restare insieme per anni, questa può probabilmente essere una forma di amore.

Così come può essere amore quello che il pelosetto prova nei nostri confronti, soprattutto quando anche noi gli dimostriamo di provare lo stesso sentimento.

Ci basti pensare al legame con il nostro pet, quante volte ci capita di trovarcelo incollato per delle ore?

Sappiamo già che gli animali hanno sentimenti e provano emozioni anche molto complesse, ed ora ne abbiamo la certezza grazie alla scienza, anche se nel profondo del nostro cuore lo sapevamo.

A cosa ci serve questa conferma? A cercare di non fare mai soffrire gli animali, di aiutarli a stare sempre meglio, e a cercare di capirli, di rispettarli e di amarli come meritano per tutto il grande affetto incondizionato che quotidianamente ci dimostrano.

Articolo redatto con la consulenza di Chiara Festelli, Educatrice Cinofila.

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