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Tutte le curiosità da sapere sul gatto calico

Tutte le curiosità da sapere sul gatto calico
Giugno 8, 2023 Yuup
Tempo di lettura: 7 minuti
Indice
Gatto calico dal pelo lungo e gli occhi gialli che guarda in direzione della camera.. Il muso del gatto è per metà arancione e per metà nero

Avete mai incontrato quei bei micioni con il manto a macchie bianche, nere e rosse? Così colorati e particolari che sono quasi impossibili da non notare.

Ma come si chiamano? E perché il loro pelo assume quella determinata colorazione?

Oggi vi sveliamo queste e altre curiosità proprio su di lui, il gatto calico.

Partiamo dunque dal suo nome…
Ebbene si, “calico” è il termine che definisce un felino con la pelliccia maculata di tre colori specifici: bianco, nero e rosso. Questa colorazione, frutto di una rara combinazione genetica, lo rende uno dei mici dal manto più bello, desiderato e forse anche per questo protagonista di numerose leggende del passato. La parola “calico” ha origine dal mondo tessile, per indicare un tessuto grezzo destinato alla tintura.

Una questione di genetica

Prima di addentrarci nelle curiose novelle legate al gatto tricolore, scopriamo le sue principali caratteristiche: dai motivi legati al colore del pelo al carattere di questo speciale gattone.

La razza del gatto calico

La caratteristica dell’essere calico non dipende dalla razza del pet, né tantomeno dalla tipologia di pelo del micio che di fatto può essere lungo, semilungo o corto. Il termine “calico”, infatti, è riferito al colore del manto e non ad altre caratteristiche del felino.

Un gatto calico, perciò, potrebbe essere di qualsiasi razza, così come potrebbe avere qualunque tipologia di pelo.

Ad esempio, potrebbe essere: a pelo corto negli esemplari come il Manx, l’Exotic Shorthair o il British Shorthair; oppure a pelo semilungo se si tratta di un Sacro di Birmania, di un Ragdoll, di un Siberiano, o di un Angora Turco o di un American Curl; a pelo lungo quando la razza è il Persiano o l’Himalaiano, il Maine Coon o il Gatto delle foreste norvegesi.

gatto calico su sfondo arancione a mezzo busto che si lecca il naso con la lingua. Text: Il manto del gatto calico ha sempre delle chiazze di colore ben definite e mai sfumate.

Il manto del gatto calico ha sempre delle chiazze di colore ben definite e mai sfumate.

Il colore: caratteristiche del gatto calico

Ma allora, perché alcuni mici nascono con un manto così particolare?

Il suo caratteristico pelo bianco, nero e rosso dipende da una mutazione genetica.

Nei felini, il colore del manto dipende dal cromosoma X ed è doveroso precisare a questo punto che, come negli esseri umani, la coppia che definisce il sesso del gatto è XX per le femmine e XY per i maschi.

Ogni informazione quindi – ad esclusione della tonalità del bianco – è contenuta nel cromosoma X, e questo spiega perché il 99% dei gatti calici siano femmine.

Come mai quindi esiste questo 1% di felini calici maschi?

Bene, si tratta di un fenomeno conosciuto come trisomia XXY o Sindrome Klinefelter, una malattia genetica che porta l’individuo ad avere un cromosoma X in più.

Questa condizione genetica per i maschi è estremamente rara e molto spesso è causa di sterilità. Ecco alcuni dati per comprenderne al meglio l’unicità del fenomeno:

  • 1 gatto su 3.000 tricolore è un maschio;
  • 1 gatto calico su 10.000 è fertile.

Dunque, se possiedi un micione calico maschio, nella tua casa c’è un pet veramente raro!

Il carattere del gatto calico

A differenza di quanto si potrebbe pensare, i gatti calici, pur condividendo le caratteristiche cromatiche del pelo, non hanno particolari comunanze nel loro carattere.

Anche se alcune leggende metropolitane, prive di fondamento, tendono a definire il gatto calico come un esemplare aggressivo e nervoso, non fatevi imbrogliare: il suo atteggiamento dipende infatti prevalentemente dalle peculiarità della sua razza.

Di una cosa però siamo abbastanza certi. Il gattone calico è conscio del privilegio di avere questo aspetto unico, e per questo talvolta può essere un po’ vanitoso (sì, più di quanto lo sono in genere i nostri amici felini…).

Un manto così speciale e colorato ha bisogno dunque di essere trattato con prodotti che possano mantenere la naturale bellezza del pelo, ravvivandone i colori per renderlo luminoso e sano.

Gli shampoo per lavarlo sono tanti, noi però vi consigliamo di sceglierlo in base alla prevalenza di colore sul manto del vostro micio calico. Nel caso vi fosse una maggioranza di colore bianco sarebbe più idoneo, ad esempio il Kit Manti Chiari di Yuup! per contrastare l’ingiallimento del pelo donando lucentezza. Qualora invece la prevalenza fosse del rosso o del nero, sicuramente il prodotto migliore per il vostro gatto sarà il Kit Manti Scuri di Yuup!, che ravviverà i suoi particolarissimi colori.

cucciolo di gatto calico bianco arancione e nero che fa il bagnetto in una piccola bacinella di metallo. Dalla bacinella si intravedono un asciugamano e delle bolle di sapone che escono.

Un pelo così bello merita di essere mantenuto in salute.

Le curiosità sul micio tricolore

Se state pensando di acquistare un gatto calico, ma ancora siete indecisi sul da farsi, ecco alcune curiosità in più che possono aiutarvi nella scelta.

Quanto costa un gatto calico?

Come abbiamo già visto, il micio calico non è una razza felina, bensì indica una mutazione che interessa la cromia del pelo. Proprio per questo motivo, il prezzo varia in base alla razza del micio.

Se consideriamo però che la caratteristica non è direttamente controllabile con incroci ad hoc in allevamento, ecco che i rari esemplari che nascono calici potrebbero avere un prezzo maggiore rispetto ai pari micetti di razza.

Leggende sul gatto calico

State cercando un altro valido motivo per scegliere questo meraviglioso esemplare come compagno di vita?

Ecco alcune curiose leggende legate a questi speciali felini.

  • Il gatto magico: In Egitto, questo micio era raffigurato molto frequentemente all’interno dei geroglifici, venerato come animale sacro dall’antica civiltà per la sua rarità. In Irlanda, invece, si riteneva che strofinando la sua coda su una verruca, come per magia questa sarebbe caduta.
  • Il gatto portafortuna: In Giappone, ritroviamo le stesse caratteristiche e gli stessi colori nella razza Bobtail Giapponese. Un tempo, i marinai ritenevano che la sua presenza scacciasse fantasmi e tempeste durante le traversate marittime. Gli uomini di mare, dunque, per proteggersi durante le navigazioni spesso caricavano a bordo alcuni esemplari calici come dei veri e propri talismani. Oggi invece li troviamo facilmente all’ingresso di negozi o nei ristoranti Giapponesi, sotto forma di maneki-neko, la nota statuetta portafortuna con la zampetta alzata.
statuetta di un gatto di ceramica con una zampetta alzata di colore bianco. Il gatto si trova sopra ad un tavolo di legno ed è circondato da monete grigie.

Buona fortuna cari amici di Yuup!

  • La gatta e il monastero: una leggenda Tibetana risalente al X secolo racconta che i monaci di un monastero stavano passando un periodo di malumore generale. Un giorno, si presentò alla porta una gatta con tre cuccioli. Indovinate i colori della gatta? Esatto, bianco e nero (che nella cultura induista rappresentano lo Yin e lo Yang) e l’arancione (il colore della terra). Da quel giorno il monastero divenne un luogo di pace e di armonia.

 

Si narra poi di altre mille leggende da poter raccontare, chissà quali sono vere e quali frutto di credenze popolari. Quello che è certo è che ci sarà sempre una storia bella e genuina: quella tra voi ed il vostro bellissimo micione calico.

Ricordatevi però di una cosa: da un grande manto derivano grandi responsabilità!

E noi di Yuup! siamo qui per supportarvi ogni giorno nella cura dei vostri pet con i migliori prodotti, con ingredienti naturali, per l’igiene e la pulizia del pelo.

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