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Cani a Natale: guida all’adozione consapevole

Cani a Natale: guida all’adozione consapevole
Ottobre 23, 2021 Yuup
Tempo di lettura: 5 minuti
Indice
guida adozione cucciolo

Si sta avvicinando il periodo più magico dell’anno: fra luminarie ed abeti agghindati, si inizia a pensare ai doni da fare ai propri cari. Un maglione nuovo, il set di tisane invernali, quel libro di ricette vegane imperdibile… o magari un cucciolo! Aspettate un momento. Inspirate ed espirate. Riflettiamoci insieme perché è importante intraprendere un’adozione consapevole!

 

L’adozione di un cane deve avvenire in maniera consapevole e senza alcuna fretta. Troppo spesso sentiamo persone lamentarsi perché in canile o nei rifugi “c’erano troppi controlli” o perché in un certo allevamento “non mi hanno dato subito il cucciolo che volevo”. La chiave dell’adozione è la pazienza.

Sfatato il mito dell’acquisto (o affido) compulsivo, passiamo in rassegna le possibilità di adozione, perché ricordiamo che anche se pagheremo il nostro Fido, sarà a tutti gli effetti il nuovo membro della famiglia, ed è quindi corretto usare il termine adozione.

Adozione in canile o nei rifugi

Cucciolo adozione

Si sente ormai spesso parlare di “staffette” che partono da regioni a sud della Penisola con cani di ogni età che sono stati recuperati dalla strada o da canili locali. Ricordiamoci che, in base alle nostre esigenze e io nostri desideri, anche l’accoglienza di un cane adulto sarebbe una possibilità da non sottovalutare. Spesso, infatti, i cani maturi sono già avvezzi alla vita casalinga e alla presenza di altri animali, sono inoltre consapevoli delle cure che li aspetteranno come un bel trattamento anti-irritazioni di shampoo e balsamo, oppure delle lunghe e rilassanti spazzolate con un morbido cardatore.

Volete assolutamente un cane di una certa razza ma l’acquisto è off-limits? Non c’è problema, perché esistono tantissimi rifugi (chiamati rescue) per ogni genere di razza canina: dal Barboncino all’Akita Inu, dai cani da caccia a quelli da pastore. Su Facebook ed Instagram i profili sono in continuo aggiornamento e i volontari offrono anche la possibilità di partecipare ad open day mirati a farvi conoscere e innamorare dei loro ospiti. Quindi, pensiamo ai cuccioli, ma non sottovalutiamo la ricchezza che ci potrebbero donare dei cuccioloni!

Adozione in allevamento: NO al “quanto costa?”

L’adozione in allevamento è un’altra opzione quando si pensa di accogliere un nuovo membro nella propria famiglia. Prima di tutto è doveroso ricordare che gli allevatori professionisti possono essere cercati sul sito ufficiale dell’ENCI. Sul sito potrete trovare i diversi allevatori suddivisi in base alla regione o alla razza canina che state cercando. Addirittura, ci sarà anche la data dell’ultima cucciolata nata nell’allevamento.

Il lavoro di allevatore è faticoso e impegnativo, quindi un’accortezza che vi consigliamo di tutto cuore è di non presentarvi alla prima telefonata chiedendo “a quanto me lo fa un cucciolo?” oppure con una battuta tipo “ma lei lo fa il 2×1 sui cuccioli?”. Quando si opta per l’acquisto di un esemplare di allevamento certificato, si deve considerare che il cucciolo arriverà a casa con un pedigree, nient’altro che la sua carta d’identità completa di albero genealogico ed esenzione da tutte le patologie dalle quali quella precisa razza potrebbe essere affetta.

Ad esempio, nel Cocker Spaniel Inglese entrambi i riproduttori selezionati dovranno essere esenti da patologie come, ad esempio:

  • displasia dell’anca (HD);
  • atrofia progressiva della retina (PRA);
  • nefropatia familiare (NF);
  • sindrome di Bernard Soulier (BSS).

Attenti alla razza

Un allevatore esperto, inoltre, farà anche una sorta di colloquio conoscitivo alle famiglie che faranno richiesta di adozione. Purtroppo, più spesso di quanto si voglia ammettere, ci facciamo attrarre dalle sole caratteristiche fisiche di una razza canina, non considerando invece le peculiarità caratteriali ed il temperamento. Se adoriamo il Pastore Australiano ma la nostra vita (lavorativa e non) ci porta a stare fuori casa per 8-12 ore al giorno, siamo sicuri che non potrebbe essere la razza adatta a noi. I pastori in generale necessitano di molti stimoli e attività svolte con il proprio umano che non potrebbero essere possibili avendo ritmi lavorativi – non legati alla cinofilia – incompatibili con la consueta attività di cui necessitano.

L’arrivo a casa del cucciolo

La scelta è stata fatta e avete scelto un magnifico cucciolo. Molto bene, ma occhio agli inganni: diffidate da chi vi affida il piccolo a meno di 60 giorni di vita (o anche di più, secondo l’approccio etologico dell’allevamento di riferimento), momento in cui lo sviluppo neuro-sociale del cane è particolarmente importante e le esperienze con fratelli, madre e simili sono di nodale importanza per il temperamento futuro dell’esemplare.

Una volta giunto nella nuova casa, sarà vostra premura non iniziare con il “giro dei parenti” che si estende anche ad amici, conoscenti, ecc… il cucciolo avrà bisogno di qualche giorno per capire dove si trova, perché non ci sono più i suoi fratelli e sorelle, come mai voi siate così euforici nell’averlo intorno e lui così frastornato da non capire a quale porta andare per piagnucolare e farvi capire che ha bisogno di fare pipì… ci vuole pazienza! Dopo le prime settimane di assestamento, quando il cucciolo avrà iniziato a fidarsi davvero di voi, arriverà anche un momento fondamentale nel vostro rapporto: quello del bagnetto. Con uno shampoo cuccioli specifico e attento alle esigenze delle pelli delicate, la beauty routine del vostro piccolo sarà un momento essenziale per rafforzare il vostro rapporto e… per farlo profumare nel modo più naturale possibile!

Di Margherita Crespi

mamma di Perla ed educatrice cinofila in formazione

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