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La Percezione del tempo nei cani

La Percezione del tempo nei cani
Maggio 28, 2024 Yuup
Tempo di lettura: 21 minuti
Indice
cane con un orologio in un mondo magico

🐶 “Pfff… ma come..vai già via? E quando torni? Ma torni?”

Come percepiscono il tempo i cani? Passato, presente e futuro nel mondo dei pelosetti

Nel libro Alice nel paese delle meraviglie, la protagonista chiede al Bianconiglio: “Per quanto tempo è per sempre?” e il Bianconiglio le risponde: “A volte solo un secondo”.

Questo ci fa capire quanto personale e, talvolta speciale, possa essere la percezione del tempo per noi umani.

Eppure il tempo è una grandezza fisica, è il modo in cui percepiamo e rappresentiamo gli eventi in successione. C’è sempre un prima, un adesso e un dopo, e le nostre vite ruotano attorno a questi momenti, da quando ci svegliamo al mattino a quando andiamo a dormire alla sera. Ma i nostri cuori a quattro zampe come percepiscono il tempo?

Gli animali non hanno naturalmente un’unità di misura definita per le ore o i minuti, ma sono dotati di strumenti raffinati che, in un certo senso, definiscono il tempo che passa e li aiuta a percepire e a muoversi in questa dimensione.

Si tratta di orologi interni, sincronizzati in base agli stimoli presenti nell’ambiente in cui vivono e regolati da meccanismi quali ad esempio il ritmo circadiano (sonno-veglia), la fame o la necessità di muoversi o di pulirsi.

Nei nostri pet questo interessa la parte biologica, ma come la mettiamo con il ‘sensodel tempo? Con il modo in cui percepiscono il suo trascorrere?

In altre parole: qual è la percezione del tempo nei cani?

Cagnolino guarda il pet mate davanti alla porta di casa

“Dove vai Mami? Dai rimani qui con me!”

Che percezione del tempo hanno i cani?

È mattina, siamo pronti per andare al lavoro, ci diamo un’ultima sistematina ai capelli davanti allo specchio in entrata e il nostro cuoricino peloso è lì che ci guarda con la testa di lato, gli occhioni dolcissimi e quel musetto che sembra dirci: “Esci? Dove vai? Quanto tempo stai via? Ma torni? E quando torni?”

La risposta più pragmatica che possiamo dargli è: “Amore grande, torno da te tra poco tempo sai…”.

Noi sappiamo esattamente a quanto corrisponde quel ‘poco tempo’, può trattarsi di 4,6,8 ore, a seconda di quanto il lavoro impegna le nostre giornate. Ma quelle ore saranno le stesse anche per lui?

Saprà riconoscere che ne sono trascorse 4, o più, da quando lo abbiamo salutato e siamo usciti di casa?

La risposta è: no. La percezione del tempo nei cani è ben diversa rispetto a quella di noi umani, perché non segue la logica dell’orologio che governa il nostro scandire dei minuti e dei secondi.

La percezione del tempo nei cani si basa principalmente sui sensi, in particolare su un senso, l’olfatto, che dà loro indizi sui cambiamenti ambientali e, di conseguenza, sullo scorrere del tempo.

Probabilmente anche noi umani in ere antiche eravamo guidati da fattori sensoriali per muoverci in sicurezza nella dimensione del tempo. Il nostro olfatto era abituato a sentire odori potenzialmente pericolosi, e questo ci portava a fare delle scelte piuttosto che altre.

Oggi l’umano ha perso questa capacità di percepire il tempo attraverso i sensi, mentre nel cane è ancora fortissima e regola la maggior parte delle sue azioni.

Per capire la percezione del tempo nei cani bisogna quindi cambiare ‘unità di misura’ e dimenticare l’orologio vero e proprio, a favore di un’idea di tempo che si misura in sensazioni ed esperienze.

Cane guarda con occhioni dolci la sua pet mate che lo tiene al guinzaglio

“Ufff.. quanto manca? Il parco non ci aspetta.. scappa!”

Quanto dura il tempo per i cani?

Un esauriente articolo sulla percezione del tempo nei cani, pubblicato da Kodami a firma di Luca Spennacchio, introduce una riflessione molto intelligente e approfondita.

Se oggi chiedessimo alla prima persona che troviamo per strada come percepisce il tempo, la risposta sarebbe, probabilmente, ‘dipende’. Una lunga riunione di lavoro potrebbe dilatare il tempo, mentre una pausa caffè potrebbe scorrere velocissima. Eppure, un minuto è sempre un minuto.
Ecco che per capire la percezione del tempo nei cani, bisogna prima di tutto dimenticare la dimensione temporale su cui ci basiamo (ore, minuti, secondi…) e spostarci sul piano delle esperienze.

Immaginiamo di essere in casa con il nostro cuoricino peloso, stiamo giocando e lui si sta divertendo tantissimo. Se in quel momento gli chiedessimo che percezione ha del tempo, ci risponderebbe che sta passando in un baleno.
Ora, immaginiamo di uscire per la passeggiata, siamo quasi arrivati al parco, ma per strada incontriamo un’amica che non vedevamo da tempo e che ci racconta per filo e per segno le ultime cose che le sono successe. Passano i minuti e il pelosetto è lì che non vede l’ora di giocare con noi, ma deve sorbirsi il racconto interminabile, possibilmente senza frignare e  tirare il guinzaglio verso il parco.
Come percepirà il tempo durante questa pausa forzata? Probabilmente in modo dilatato, perché scandito dalla noia di dover stare seduto, senza fare niente, ad aspettare, mentre lui ha solo voglia di trotterellare verso il parco.
Ciò che definisce la percezione del tempo nei cani è quindi legato all’esperienza che genera stati ed emozioni, ma  questo succede anche in noi umani, il punto è: come possiamo stabilirlo?

Possiamo capire come il pet percepisce il tempo dall’atteggiamento: nel caso dell’amica al parco che rallenta la passeggiata il nostro pelosetto sarà sulle spine, ci darà segnali che vuole andare a giocare, come tirare il guinzaglio o lanciarci delle occhiate di supplica.

Ma come abbiamo introdotto, c’è qualcosa di più primordiale che stabilisce la percezione del tempo nei cani, ovvero il loro fiuto.

I cani hanno il senso del tempo?

I cani registrano il tempo attraverso il fiuto, per loro ogni giorno ha un nuovo odore. Lo spiega benissimo la studiosa Alexandra Horowitz, nel suo libro “Una questione di naso” (ed. Sonda, 2018) citato da Spennacchio nell’articolo sulla percezione dle tempo nei cani a cui abbiamo fatto riferimento qualche riga sopra.

Un passo del libro è particolarmente poetico:

Il passato è sotto le zampe, gli odori di ieri si sono depositati sul terreno. Portato dal primo alito di vento del mattino o rilasciato dagli animali notturni, il messaggio è proprio sulla porta di casa insieme al quotidiano piegato. L’odore del futuro arriva da dietro l’angolo e raggiunge le narici del cane prima di arrivare ai nostri occhi. Per loro è come un elastico, che tira nel presente un po’ di passato e un po’ di futuro”.

Il Dog Cognition Lab presso il Barnard College a New York City è un laboratorio che si occupa dello studio del comportamento e della mente dei cani ed è diretto proprio dalla dottoressa Horowitz.

Lo studio intitolato How Do Dogs “See” with their Noses spiega come i cani possano fiutare il tempo, ovvero il passato e il futuro.

In che modo? I cuori a quattro zampe riescono percepire il passato attraverso i residui di odori lasciati da persone e oggetti e ad anticipare il futuro rilevando odori di avvicinamento.
La domanda che sorge spontanea allora è: come percepiscono i cani il tempo quando sono da soli? Qual è la loro percezione dei minuti che scorrono quando siamo al lavoro o fuori casa?

Cane triste guarda fuori dalla finestra aspettando il suo pet mate

“Tra quanto arriverà il mio amico del cuore?”

La percezione del tempo nel cane quando siamo fuori casa

Per provare a dare una risposta logica a questa domanda, è bene ribadire che il tempo dei nostri  pelosetti non è scandito dalle lancette dell’orologio, bensì dai meccanismi biologici interni che possiedono.

Se ci liberiamo dall’idea umana del tempo per come lo conosciamo e lo intendiamo in termini di odori passati e futuri, collegati ad esperienze passate e future possiamo quindi tornare a un’idea più primordiale e naturale di percezione dello stesso, guidata dai sensi, in questo caso dall’olfatto.

Bisogna quindi cambiare piano e, in questo caso, porci su quello dei cani, che non si misura in minuti ma in odori che stabiliscono quanto tempo è trascorso da un certo evento, quindi dal passato a quanto ne trascorrerà da un altro che sta accadendo, ovvero il futuro.

Quanto dura per i cani il tempo in cui non siamo con loro?

Per quanto riguarda la percezione del tempo presente, nei cani è in movimento, così come lo è in noi umani.

Proprio in questo momento, come umani, potremmo viaggiare con la mente al tempo in cui eravamo bambini oppure proiettarci a un’età anziana. Siamo capaci di essere nel passato, e nel futuro, pur restando fisicamente nel momento presente.

Anche i cani lo fanno come abbiamo visto con il fiuto e questa è la risposta alla domanda su come percepiscono il tempo i cani, anche quando non siamo al loro fianco.

Questo si intreccia con un argomento caro anche a noi umani, ovvero la qualità del tempo.