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La pedicure: come tagliare le unghie al cane e al gatto

La pedicure: come tagliare le unghie al cane e al gatto
Settembre 14, 2020 Yuup
Tempo di lettura: 7 minuti
Indice
Tagliare le unghie al cane

Con la consulenza di Andrea Porciani, Maestro Yuup! e proprietario del salone ANDREA PET GROOMING di Viterbo.

Si possono tagliare le unghie al cane? E al gatto?

Tagliare le unghie al cane o al gatto può sembrare un’inutile tortura e un modo per snaturare il cane o il gatto. Eppure… cosa sappiamo di unghie e artigli?
Di solito, solo la parte “dolente”.

Le unghie di Rover, più di mezzo metro al garrese, le conosciamo bene quando ce le ritroviamo praticamente ad altezza petto. Ma anche quelle di un piccolo meticcio non scherzano, soprattutto quando il furbetto, alla ricerca di coccole, ci salta in braccio ricamandoci le gambe.

Insomma, se necessario le unghie dei cani vanno tagliate, con accuratezza però.

E le unghie del gatto?
Gioie e dolori! Eleganti artigli imitati anche nelle manicure umane, diventano demoniaci quando Lulù prende di mira il divano o le sedie impagliate. E se per caso il nostro aristogatto dalle unghiette un po’ lunghe decide di “impastarci” il grembo, è come fare una seduta di agopuntura.

I nostri amici animali, però, la vedono in maniera diversa.
Per loro le unghie sono strumenti essenziali, che permettono di far presa sul terreno o, all’occorrenza, arrampicarsi su un albero.
Ecco perché è fondamentale aiutarli a mantenere efficiente e sano questo strumento che la natura ha dato loro, tagliando le unghie solo quando è necessario.

Perché le unghie del cane vanno tagliate?

Il taglio delle unghie in un cane non è, come magari si potrebbe credere, un’operazione dettata dall’estetica o dal tentativo di preservare il parquet.
Non si tagliano le unghie solo per bellezza o perché provocano un fastidioso ticchettio sul pavimento.
Soprattutto in amici molto casalinghi, si tratta di un’accortezza per evitare che unghie troppo lunghe provochino fastidi o infezioni.
Il cane peraltro cammina male se le unghie sono lunghe e con il tempo, se non correttamente tagliate, si rischia di alterare la postura e cambiare la morfologia stessa della zampetta.

Con che frequenza tagliare le unghie al cane?

Bisogna valutare la vita del cane, ossia se prettamente domestica oppure se vive all’aperto. L’unghia di Minnie, professionista del divano, rischia di crescere e incurvarsi molto più di quella di Matilda, spirito libero dei boschi.

Non c’è dunque una regola precisa per decidere la cadenza con cui si tagliano le unghie del cane. Tuttavia, più frequentemente vengono accorciate, più si facilita una ricrescita regolare e diventa più agevole individuare la porzione da tagliare senza toccare la parte viva dell’unghia (che non si taglia!).

Una volta tagliata l’unghia, un buon suggerimento è rispettare una cadenza mensile di mantenimento. Per i cani che vivono all’aperto e di grossa taglia oppure per tutti quelli che effettuano lunghe passeggiate, è possibile allungare i tempi del taglio, perché si consumano naturalmente.

E gli artigli del gatto?

Le unghie del gatto in genere non si tagliano, giacché i mici “si limano” gli artigli in autonomia grazie l’utilizzo dei numerosi tiragraffi in commercio.
Per di più, il farsi le unghie in questo modo contribuisce a eliminare lo strato superficiale, che si sfalda.

Tagliare le unghie al gatto

Può però capitare, in particolare nei gatti anziani o in quelli che non hanno possibilità di arrotarsi gli artigli, che le unghie troppo lunghe assumano una forma a uncino e buchino il polpastrello dell’animale, generando fastidio.

Le unghie del cane e del gatto: morfologia

Le unghie del cane possono essere di colore chiaro oppure scuro; sono uguali come composizione, è solo una differenza di pigmentazione. All’interno dell’unghia si trova la polpa, la parte “viva” e ricca di terminazioni nervose, che non va mai assolutamente tagliata.

Il gatto dal canto suo è dotato di artigli retrattili molto affilati (li conoscete per esperienza diretta, vero?), che l’animale usa per cacciare, per marcare il territorio e per agevolarsi un’eventuale fuga (scena: Minù si arrampica agilmente in cima a un albero e Lilli dal basso la guarda sconsolata).

Cosa uso per tagliare le unghie al cane o al gatto?

Dimenticate le forbici o i tagliaunghie per umani; tanto per i cani quanto per i gatti è opportuno ricorrere a strumenti appositi, ossia a tronchesine o tagliaunghie per cane e per gatto, che vi consentiranno di minimizzare ogni rischio di far male all’animale.

In commercio ne sono disponibili di varie misure, in genere di dimensioni grandi o piccole. Nel caso del cane vanno dunque scelti in base alla taglia dell’animale e alla grandezza della superficie delle unghie. È sempre preferibile eseguire un taglio netto, per evitare di sfaldare l’unghia stessa.

Tagliare le unghie al cane: come procedere

Per tagliare le unghie al cane, si prende innanzitutto in considerazione il colore.
Se l’unghia è chiara si procede a tagliarla rimuovendo i ¾ della parte più chiara.
Se invece l’unghia è scura, l’operazione di taglio è più difficoltosa, perché non è visibile la parte viva da non tagliare. Quindi, è sempre bene prestare particolare attenzione e procedere al taglio con molta cautela.

Per una corretta operazione si esegue un taglio a 45 gradi, seguendo sempre la forma anatomica dell’unghia. Gli speroni anteriori e posteriori vanno tagliati come le altre unghie, ponendo particolare attenzione e controllando quelli posteriori in caso di crescita eccessiva.

Accorciare l'unghia del cane

Se volete facilitarvi la vita e fare in modo che Ted non vi consideri il suo peggior nemico quando prendete in mano la tronchesina, potete anche interagire con lui su base quotidiana, accarezzandogli e massaggiandogli le zampe, per abituarlo a essere manipolato e sentirsi calmo e sereno.
A taglio concluso, ricordate sempre di lodarlo e di ricompensarlo. Ha compiuto un atto di fiducia verso di voi e non è cosa da poco.

Per tagliare le unghie al gatto, occorre un po’ di polso.
Una volta “convinto” l’animale a stare fermo, il polpastrello andrà delicatamente premuto per far fuoriuscire l’unghia (ricordate? Sono retrattili). A quel punto, con una tronchesina specifica per gatti, si procederà con un taglio netto (più che altro, una “spuntatina”). Anche in questo caso occorre fare attenzione a non tagliare la parte viva e vascolarizzata, nel gatto più visibile e di colore rosa.
In caso di micio molto refrattario o di unghie a uncino, chiedete consiglio al Medico Veterinario.

“Nooo! Gli ho fatto male!”: cosa fare se l’unghia del cane o del gatto sanguina

Se per errore avete tagliato troppo, raggiungendo la parte viva e facendola sanguinare, niente panico!
Non succede infatti nulla se per sbaglio l’unghia sanguina (ma magari il vostro amico ci penserà su due volte prima di permettervi ancora la stessa operazione).
Disinfettatela con del comune disinfettante per ferite oppure ricorrete alle polveri emostatiche presenti in commercio come rimedio istantaneo per bloccare il flusso sanguigno in uscita (è buona cosa tenere disinfettante e polvere emostatica a portata di mano).

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