
Molte persone pensano che un cane in appartamento trascorra una vita limitata dai pochi metri quadri, soprattutto se non ha a disposizione spazi verdi dove scorrazzare in libertà.
Eppure, vivere con il nostro amico a quattro zampe in un appartamento non solo è possibile, ma può diventare un’esperienza di vita facile e piacevole, a patto che sia ben pensata, organizzata e orientata al suo benessere in modo totale.
Il primo aspetto da considerare è questo: il cane d’appartamento perfetto non esiste, esistono piuttosto delle razze che si adattano meglio alla vita in questo tipo di abitazione rispetto ad altre.
Detto questo, è fondamentale tenere sempre a mente che, indipendentemente dalla sua razza, il cane è un individuo a sé, con i suoi bisogni, le sue necessità e la sua personalità unica.
In questo articolo vediamo quindi i consigli per vivere con un cane in appartamento, quali sono gli aspetti da valutare prima della convivenza e come accogliere e gestire il cuore a quattro zampe.

Per un cane in appartamento non conta la grandezza della casa: per lui è importante stare dove siamo noi, esattamente incollati!
Aspetti da valutare prima di prendere un cane
Ci sono dei fattori che meritano di essere considerati con attenzione prima di decidere di vivere con un cane in appartamento:
- Iniziamo dal più importante, la consulenza pre-adozione, passaggio fondamentale, soprattutto per chi adotta un pelosetto per la prima volta. Confrontarsi con un educatore cinofilo, condividendo le proprie esigenze, motivazioni, abitudini quotidiane e il contesto abitativo, permette di fare una scelta consapevole e responsabile, nel rispetto dei bisogni sia del futuro compagno a quattro zampe che della famiglia che lo accoglierà.
- Verifichiamo il contratto di affitto. Se viviamo in affitto è fondamentale controllare il contratto, perché potrebbe essere stata inserita una clausola che non permette di tenere cani (o animali in genere) in casa. Se questa clausola è assente, allora possiamo accogliere il pelosetto con noi, ma è sempre buona norma avvisare il proprietario dell’immobile. Ah, la clausola non può essere aggiunta a contratto firmato, ma solo inserita in fase di rinnovo.
- Attenzione alle regole di condominio: solo la clausola nel contratto di affitto può vietare di tenere un animale in casa, ma se esiste un regolamento di condominio è importante consultarlo. Possono infatti esserci regole sull’uso e sulla pulizia degli spazi comuni (ad esempio guinzaglio obbligatorio o raccolta delle deiezioni) o la tranquillità pubblica (evitare che il cane causi disturbo o arrechi danni ai condomini e all’immobile).
- C’è spazio sufficiente in casa? Come scrivevamo qualche riga sopra, la scelta di tenere un cane in appartamento richiede una dimostrazione d’amore continua e dipende da come ce ne prendiamo cura. Ad esempio: un Alano di 60 kg può vivere in un appartamento, il suo carattere è docile, calmo e ama il divano, ma è importante che venga portato fuori a sgranchirsi le zampe e passeggiare all’aria aperta ogni tot ore. Invece un Border Collie dal carattere esplosivo, che ama correre all’aria aperta, si sentirebbe limitato, frustrato e annoiato, e avrebbe necessità di sfogarsi in continuazione. Cerchiamo quindi di prendere una decisione che assicuri al cuoricino peloso una quantità di spazio giusta e adeguata alla sua taglia, al suo carattere e alle sue necessità.
- Sapremo prenderci cura di lui come merita? Questa domanda va oltre il fatto di vivere o meno in un appartamento, ma deve essere considerata se stiamo pensando di tenere un cane. È, infatti, importante chiederci se ci vorremo impegnare a dargli tutto l’affetto e le cure che merita.
- E il cane è adatto alla vita in appartamento? La risposta, ancora una volta, è che tutto dipende da un aspetto: essere in grado di prendercene cura. Se il cuoricino viene amato e accudito, fatto uscire spesso in passeggiata e fatto sfogare, la sua vita è completa. Non serve altro spazio, perché lui è felice accanto a noi. E noi siamo il suo mondo. Certo, ci sono cani che, per razza, hanno una motivazione cinestetica e quindi di movimento (come il Border Collie, ma anche come un piccolo ed esuberante Jack Russel!). Se la motivazione non viene appagata, possono nascere nel cane episodi di frustrazione che cercherà di sfogare in modi ‘alternativi’, come ad esempio rosicchiare le nostre scarpe o qualche parte dell’arredo di casa :). Ecco perché è importante ritagliare una porzione di spazio tutta per lui, definita anche dalla sua stazza, con la sua cuccia posizionata in una zona tranquilla. Allo stesso modo, è fondamentale garantire uno spazio dove possa bere e mangiare in serenità, lontano da porte o zone di passaggio frequente.

I cani possono sicuramente vivere in appartamento, a patto che il loro benessere e la loro salute siano assicurati!
Quali sono i cani adatti a stare in casa
Una precisazione importantissima: se non siamo certi di rispettare al meglio gli orari di passeggiata e i bisogni primari del cane perché (ad esempio) la vita lavorativa non ce lo permette, non possiamo pretendere di prendere un cane e lasciarlo tutto il giorno chiuso in casa.
Dobbiamo potergli garantire il benessere che merita! Ecco quindi ecco i tratti da considerare quando valutiamo di portare a casa un cane:
- Il nostro carattere e le nostre abitudini: se siamo consapevoli di essere persone poco attive, non è una buona idea scegliere, ad esempio, un energico Border Collie, perché non riusciremmo a farlo sfogare a dovere e ne soffrirebbe moltissimo! Questo vale anche se l’appartamento ha un giardino: il pelosetto soffrirebbe, perché avrebbe bisogno di stimoli sempre nuovi e di annusare e vivere il territorio, piuttosto che sentire sempre gli stessi odori. In sostanza, se sappiamo di essere ‘pigri’ è bene scegliere un cane tranquillo e che non abbia bisogno di continui sfoghi.
- Taglia: un cane di taglia piccola o contenuta è più semplice da gestire in casa, semplicemente perché ha meno bisogno di spazio per muoversi.
- Temperamento: va da sé che un cane dal temperamento docile può vivere in modo più sereno in un contesto piccolo e con stimoli continui quali, ad esempio, i passi nei corridoi, le tracce di umani sulle scale o la necessità di prendere l’ascensore, questione che ci porta al prossimo punto.
- Contesto abitativo (soprattutto il piano dell’abitazione): è bene che un cane di grande taglia che vive ai piani alti abbia a disposizione l’ascensore. Se dovesse affrontare ogni giorno quattro rampe di scale, infatti, potrebbe andare incontro a problemi articolari, soprattutto se ripetute più volte al giorno. Al contempo, la stazza ‘importante’ non consentirebbe al pet-mate di prenderlo in braccio in caso di necessità, aspetto invece fattibile con i pelosetti di piccola taglia.
- Richiesta di attività fisica: ci sono alcune razze di cani che hanno tanta, anzi tantissima necessità di correre e sfogarsi, mentre ad altre può bastare una dolce passeggiata al parco.
- Capacità di rilassarsi: anche in questo caso gli stimoli della vita in appartamento giocano un ruolo importante, perché possono essere continui e imprevedibili, soprattutto nei condomini molto grandi e affollati. Un cane che per propensione è tranquillo, può sicuramente vivere queste situazioni con più serenità.
Razze di cani più adatte alla vita in appartamento
Posto che non esiste una regola unica e che molto dipende dal temperamento e dall’esigenza di fare ‘attività fisica’, le razze di pelosetti che di solito sono più adatte alla vita in appartamento sono:
- Carlino, Bulldog Francesi e Inglesi: sono cani che non hanno grandi esigenze in fatto di movimento (anzi, sono dei gran pigroni!), in più sono dolci, affettuosi e di taglia minuta o contenuta.
- Cavalier King Charles Spaniel: questi adorabili pelosetti possono vivere bene in appartamento perché sono di taglia piccola, si legano molto alla vita di famiglia e non hanno particolari necessità di movimento.
- Shih Tzu: questi cani sono di solito così buoni, tranquilli e socievoli, da adattarsi agli spazi che vengono proposti. Inoltre sono di taglia piccola e non hanno particolari richieste di movimento, se non le salutari passeggiate quotidiane.
- Bassotto: vivaci, sì, ma molto legati alla casa e alla famiglia, i Bassotti sono cani che possono vivere bene in appartamento.
Queste sono alcuni esempi di razze di cani adatti a stare in casa, ovvero che possono vivere bene in appartamento e, naturalmente, includiamo nell’elenco anche i meticci, sempre tenendo conto della loro taglia, del loro carattere e della necessità di movimento quotidiano.
Queste razze possono adattarsi bene al contesto abitativo dell’appartamento, ma poi sta a noi comprendere e accogliere le esigenze e necessità specifiche che il nostro cane può manifestarci.
Del resto, si tratta pur sempre di una convivenza, dove anche noi cerchiamo di andare incontro ai bisogni del nostro amico a quattro zampe, e ci può essere la necessità di “aggiustare il tiro” o modificare alcune abitudini di vita, per il benessere e la felicità di entrambi.
Meglio cane maschio o femmina in appartamento?
Quando decidiamo di accogliere un cane in casa la domanda arriva spontanea: meglio cane maschio o femmina in appartamento?
Il punto è che non esiste un ‘meglio’ e non esiste una risposta universale, perché tra cane maschio e cane femmina non ci sono differenze sostanziali a livello di adattabilità agli spazi.
La questione è diversa se ci sono già dei cani che vivono con noi. In questo caso, è più probabile che un cane ne accolga serenamente un altro di sesso opposto, ma non è una regola scritta, anzi! Tutto dipende, infatti, dai singoli soggetti.
Il consiglio è di valutare con un educatore cinofilo la possibilità di inserire nello stesso contesto un secondo cane, per capire come rendere serena la convivenza.

È importante abituare gradualmente il cane a restare solo in casa e ricordarsi sempre di portarlo fuori per i bisogni, soprattutto prima che sia troppo tardi.
Cosa fare appena arriva un cucciolo di cane in casa
Quando un nuovo cane arriva in casa stiamo accogliendo un vero e proprio nuovo membro della famiglia.
Le prime 48 ore sono importanti: servono tempo, calma e organizzazione per accompagnarlo nel modo giusto.
Il cane deve poter avere a disposizione una cuccia (da interno o da esterno o entrambe, a seconda degli spazi a disposizione) e una ciotola per acqua e cibo di dimensioni adatte alla sua taglia. Possiamo posizionarle in un luogo comodo da raggiungere, tranquilli e non in una zona di passaggio, che non sia troppo esposto al sole ma nemmeno buio.
In merito agli aspetti burocratici e sanitari, come microchip e vaccini, sono fondamentali e di solito si riceve già la documentazione con i vaccini effettuati, ma è importante completare il ciclo previsto dal veterinario.
Altrettanto centrale è l’alimentazione: essendo un cucciolino, ha bisogno di un cibo studiato per la sua età, ad esempio crocchette specifiche per puppy.
L’igiene è un altro tassello imprescindibile. Il bagnetto si può fare solo dopo il completamento del ciclo vaccinale (quindi dai tre mesi in poi), utilizzando prodotti delicati e adatti alla pelle sensibile.
Naturalmente, è necessario mantenere puliti non solo il cane ma anche gli spazi condivisi: se sale sul divano o sul letto, la sua igiene protegge tutti i membri della famiglia. Coccole, attenzioni e pulizia quotidiana sono quindi la base per una convivenza serena e sana fin dai primi minuti in cui accogliamo il cuoricino con noi.
Un capitolo a parte merita di essere dedicato all’educazione del cane. Possiamo infatti chiederci come tenere un cane in casa e far sì che si comporti in modo rispettoso dei nostri spazi e delle nostre abitudini di vita.
Il consiglio è di chiedere sempre supporto agli educatori cinofili. Gli esperti, infatti, possono dirci quale percorso attivare e da che età iniziare, per trasmettergli sia le regole comportamentali di base che quelle legate alla gestione della vita quotidiana in casa.
In questo modo aiuteremo il cane a sviluppare le competenze necessarie per vivere serenamente e affrontare con sicurezza le diverse situazioni che incontrerà. Allo stesso tempo, noi impareremo a comprenderlo meglio, interpretando correttamente i suoi segnali e bisogni, e costruendo così un legame autentico, profondo e duraturo con il nostro amico a quattro zampe.
Se desideri scoprire come prenderti cura al meglio di un cucciolo di cane in casa, ti consigliamo di leggere il nostro articolo su cosa fare per gestire un cucciolo di cane in appartamento. Troverai tutte le informazioni necessarie per affrontare al meglio la convivenza, inclusi dettagli importanti sulla profilassi vaccinale e l’inserimento del microchip, fondamentali per la salute e la sicurezza del tuo nuovo amico a quattro zampe.

Se il cane è il nostro mondo, noi siamo il suo universo: prima di adottare pensiamo al tempo da dedicargli, per il suo benessere.
Cane da solo in casa: come gestirlo
Lasciare un cane da solo in casa è una preoccupazione comune, ma cosa dobbiamo valutare per gestire al meglio questa situazione? I cani percepiscono il tempo in modo diverso da noi umani e moltissimo dipende dalla razza del cane, dall’età, dal temperamento e anche dall’educazione che ha ricevuto.
Ecco una stima di base:
- I cuccioli non dovrebbero mai restare da soli in casa per più di due-tre ore. I piccoli hanno infatti bisogno di attenzioni costanti, di pasti frequenti e anche di pause più ravvicinate per i bisogni.
- I cani adulti tendenzialmente tollerano di restare a casa da soli per cinque-sei ore, ma devono essere abituati in modo graduale. Una domanda che molte persone si fanno è: il cane può restare solo in casa dieci ore? È una domanda comune e la risposta è che si tratta di tanto tempo che il cane trascorre da solo, quindi, se dobbiamo prendere un cane per lasciarlo da solo la maggior parte della giornata, che senso può avere farlo? Come potrebbe essere felice senza la nostra presenza se il suo centro del mondo siamo proprio noi? Ricordiamoci sempre che l’adozione va valutata con la piena consapevolezza di dover accogliere le necessità di un altro essere vivente.
- I cani anziani meritano un discorso a parte, perché possono avere necessità di cure maggiori e di fare più passeggiate al giorno per i bisogni. Da questo ne consegue un minore tempo in cui possono restare a casa da soli.
Il problema, a ogni età e in ogni condizione, è la cosiddetta ansia da separazione, che può essere evitata mantenendo una routine regolare di orari, sia per l’assenza da casa che per i pasti e le passeggiate. È inoltre importante creare un ambiente domestico pulito, ben organizzato con cuccia e ciotole e, ancor meglio, ‘attrezzato’ con giochi per cani.
In tutto questo, è importante abituare gradualmente il cane a restare solo in casa e, se abbiamo dubbi, o se vediamo che il nostro cane è in difficoltà, è bene chiedere all’educatore cinofilo come procedere, perché i momenti di solitudine non vengano mai intesi come possibili abbandoni, bensì come parte di una normale routine quotidiana.

Due amici pelosi: meno solitudine e amore al quadrato!
I vantaggi di avere due cani in casa (e gli aspetti da considerare)
Una soluzione per far sentire meno solo il cane è di tenerne due con noi ma, anche in questo caso, è necessario valutare i pro e i contro di questa scelta.
Sicuramente due cani in casa da soli affrontano in modo più sereno la lontananza del pet-mate durante la giornata lavorativa, ma questo significa raddoppiare impegni e spese ed essere pronti ad aiutare i cuoricini a ‘legare’, con pazienza, tempo e gradualità se ancora non si conoscono.
Certo, se i cani vivranno in appartamento è importantissimo considerare anche lo spazio a disposizione, ma se la convivenza funziona e ci sono i presupposti per una vita sane e felice, i vantaggi e i benefici per tutti saranno enormi, a partire dalle doppie ondate d’amore da cui verremo sommersi ogni giorno!

I giochi per cani riempiono l’attesa e moltiplicano la gioia nei momenti condivisi.
Giochi da fare col cane in casa
Come stimolare il cane mentalmente e fisicamente all’interno dell’appartamento? E come evitare un cane impaurito in casa, magari perché si sente da solo e teme di essere stato abbandonato?
Come visto, è fondamentale abituare gradualmente il cane a stare da solo in appartamento, ma consideriamo sempre che la noia è sempre nemica del benessere fisico e mentale dei pelosetti.
Per questo, se stiamo fuori casa per lavoro e impegni per molte ore, è importante ‘attrezzare’ la casa per renderla un posto dove i cani possano stare bene.
Esistono dei giochi da fare con il cane in casa e che possono essere lasciati a loro disposizione quando usciamo, che aiutano a prevenire la noia e l’ansia, come giochi di ricerca, puzzle interattivi, e giochi di movimento che non richiedono troppo spazio.
Qualche esempio? Possiamo nascondere dei piccoli snack in casa lasciando che il cane li trovi grazie al suo olfatto, come una sorta di caccia al tesoro golosa. Poi, possiamo prendere dei giochi che aiutano il cane a divertirsi come quelli interattivi o da mordere.
Ci sono quindi i giochi di attivazione mentale per i cani come ad esempio i Kong, contenitori rigidi dove possiamo inserire del cibo, così il cane dovrà ingegnarsi per farlo uscire, o la palla cubo, un cubo con all’interno una pallina che il cane dovrà riuscire ad estrarre. In commercio ci sono tanti giochi per cani diversi e prenderli per abituare il cuoricino a stare da solo in casa è un’ottima idea per renderlo più sereno e felice.
Per concludere, in questo articolo abbiamo visto come vivere con il cane in appartamento, quali fattori considerare per accogliere un baby cuoricino e come organizzare al meglio spazi e tempi, perché il cane possa poter contare su una casa che lo rende sicuro e felice sotto ogni punto di vista.
Con buona volontà, organizzazione e tanto amore, ogni casa, anche un appartamento, può infatti diventare il rifugio e il nido dove vivere una vita piena di gioia per noi e per il nostro cuore a quattro zampe.
Articolo redatto con la consulenza di Chiara Festelli, Educatrice Cinofila.